LVD invita “Con i Bambini” ad un confronto sulla valutazione
14 novembre 2016
LVD invita “Con i Bambini” ad un confronto sulla valutazione
PREMESSA L’impresa sociale “Con i bambini”, responsabile di rendere operativo il Fondo per il contrasto della povertà minorile, ha promosso due Bandi dedicati alla prima infanzia (0-6 anni) e all’adolescenza (11-17). Tra le condizioni di ammissibilità delle proposte di azione c’è la valutazione dei risultati ed impatti conseguiti. Entrambi i Bandi, infatti, richiedono (punto 2.3.1 lettera f del Bando Prima Infanzia e punto 2.4.1 lettera f del Bando Adolescenza) alle compagini che parteciperanno di elaborare una strategia di valutazione delle azioni proposte che tenga conto delle specificità delle singole realtà coinvolte. La strategia di valutazione deve riguardare l’andamento, i risultati conseguiti al termine delle attività e gli impatti raggiunti a due anni dalla conclusione e rendicontazione del progetto e deve essere proposta già nella prima fase. I Bandi prevedono che i soggetti proponenti indichino nel partenariato un soggetto con comprovata esperienza nelle valutazioni e che, per identificare tale soggetto, possano avvalersi di un elenco, in via di definizione, di gruppi di ricerca appartenenti a dipartimenti universitari, enti ed istituti di ricerca specializzati nelle discipline sociali, economiche e statistiche. L’elenco sarà elaborato da “Con i Bambini” sulla base di un invito aperto fino al 30 Novembre 2016. “Con i Bambini” fornisce anche un Vademecum sulla valutazione di impatto dei programmi per il contrasto alla povertà educativa, focalizzato esclusivamente su metodi di tipo controfattuale. I Bandi prevedono che al gruppo di ricerca potranno essere riconosciuti unicamente rimborsi spesa documentati (viaggio, vitto e alloggio), fino ad un massimo del 2% del contributo assegnato complessivamente al progetto proposto e che non potranno essere previsti rimborsi o compensi per le attività di valutazione svolte successivamente alla conclusione del progetto. |
L’iniziativa contiene numerosi elementi di grande interesse. Purtroppo, presenta anche elementi che destano preoccupazione.
Gli elementi di interesse sono:
- “Con i Bambini” attribuisce, con questi Bandi, grande importanza alla valutazione: richiede infatti l’elaborazione di una strategia di valutazione come condizione di ammissibilità delle proposte di azione.
- La strategia di valutazione deve tenere conto delle specificità delle singole realtà coinvolte. Questo significa suscitare l’adozione di un atteggiamento auto-valutativo nelle compagini che progettano e attuano le azioni, aumentando l’attenzione ai risultati per i destinatari e migliorando la comprensione delle dinamiche a livello locale, dinamiche che spesso restano invisibili ai finanziatori (pubblici o privati) degli interventi.
- “Con i Bambini” richiede l’elaborazione di una strategia di valutazione. Questo suggerisce che i proponenti sono liberi di inserire la valutazione all’interno della loro operatività e delle loro pratiche auto-riflessive, in risposta a proprie domande ed esercitando la propria autonomia anche nelle pratiche valutative. La valutazione, cioè, non appare concepita per fornire elementi di conoscenza valutativa a chi finanzia le azioni ma, piuttosto, per consentire ai proponenti di meglio comprendere le conseguenze delle proprie azioni nel contesto specifico in cui si operano. Inoltre, i Bandi lasciano le coalizioni libere di organizzarsi in vari modi: utilizzando risorse interne, realizzando partenariati con enti di ricerca o università, oppure ricorrendo a organizzazioni private o professionisti. Questi sono elementi di grandissima positività, che si discostano dall’approccio dirigistico di molte richieste di valutazione da parte di soggetti finanziatori.
Gli elementi che destano preoccupazione sono:
- La scelta di concentrare il Vademecum su alcuni metodi controfattuali ingenera l’impressione che questi siano i metodi preferiti per le strategie di valutazione. Questo è dannoso, perché mortifica l’autonomia dei proponenti nell’elaborare la propria strategia di valutazione e non rispetta la necessità di combinare disegni di valutazione in modo pluralistico, così che siano adeguati alle caratteristiche degli interventi (che non sempre possono essere concettualizzati come trattamenti) e che restituiscano conoscenza robusta e scientificamente valida sul perché e per quali gruppi gli interventi funzionano (o non funzionano).
- Il riferimento a impianti valutativi centrati sulla nozione di soggetti ‘trattati’ rappresenta un’incoerenza interna, perché i Bandi fanno riferimento ad un approccio multiservizio e di “Welfare Comunitario” (p.12-13 Bando Prima Infanzia e p.5 Bando Adolescenza) e allo sviluppo del ruolo della comunità educante che a vario titolo si occupa di infanzia ed educazione. Poiché il singolo partenariato non potrebbe realisticamente organizzare un confronto con altre realtà locali esterne al proprio sistema di intervento, sarebbe impossibile identificare i cambiamenti sulla comunità educante nel suo complesso e sul sistema di intervento, in ultimo sui modelli di Welfare comunitario, che rappresentano invece un focus di analisi imprescindibile. La letteratura internazionale e nazionale in materia di valutazione degli interventi educativi include numerosi approcci, adeguati a diverse situazioni, tipo di azioni, domande di valutazione. E’ disponibile, ed accessibile anche in italiano, una guida sintetica per committenti o promotori di valutazioni (Stern, E. 2016, La valutazione di impatto, Milano: Franco Angeli).
- L’attuale formulazione dei Bandi appare escludere la possibilità di remunerare il lavoro di valutazione, dedicandovi solo rimborsi spese. Questa formulazione contraddice l’importanza data alla valutazione nei Bandi, mortifica e svilisce il lavoro della valutazione ed impedisce alle coalizioni di accedere ad alcune tra le fonti di expertise esistenti nel campo della valutazione. Per ottenere valutazioni credibili, affidabili e scientificamente robuste è necessario dedicarvi risorse umane, finanziarie e organizzative adeguate allo sforzo che si richiede. In un campo così delicato, poi, i cui destinatari sono minori, sono necessarie ulteriori cautele ed expertise specifiche per curare affidabilità dei dati e rispetto delle posizioni, dell’integrità e del benessere delle persone con cui valutatori e proponenti interagiranno.
- Un’ulteriore incoerenza interna riguarda la richiesta di valutare gli impatti successivamente alla conclusione dei progetti (Punto f, p. 10 Bando Prima Infanzia e Punto f, p. 11 Bando Adolescenza), mentre si escludono esplicitamente rimborsi o compensi per le attività di valutazione svolte successivamente alla conclusione del progetto (nota 13, p.10 Bando Prima Infanzia e nota 14, p.11 Bando Adolescenza).
Questi elementi dei Bandi, se lasciati immutati, inficiano l’intera operazione di valutazione, danneggiano, piuttosto che sostenere, le stesse azioni proposte e ostacolano la creazione di conoscenza robusta ed affidabile.
UNA PROPOSTA DI DIALOGO
Il Laboratorio di Valutazione Democratica invita l’impresa sociale “Con i Bambini” a riconsiderare questi punti problematici e offre la propria disponibilità ad un dibattito pubblico e aperto, che coinvolga operatori e valutatori.
Roma, 14 Novembre 2016
Contatti: Email info@cevas.it
Valutazione del Servizio Civile Nazionale nelle cooperative sociali
5 settembre 2016
Servizio Civile nelle cooperative sociali: un trampolino di lancio per l’occupazione?
Nel mese di settembre 2016 circa 5000 giovani, che negli ultimi 6 anni hanno fatto domanda per svolgere attività di Servizio Civile Nazionale nelle cooperative sociali, saranno invitati a partecipare ad una indagine on-line.
Fare volontariato nelle imprese sociali migliora l’occupabilità dei giovani? Vi è una crescita di competenze spendibile sul mercato del lavoro? Aumenta il senso di cittadinanza? Quali sono le esperienze e i settori che offrono maggiori opportunità?
Questi alcuni dei quesiti a cui Confcooperative-Federsolidarietà, la più grande associazione di rappresentanza di cooperative sociali in Italia, vuole dare risposta con una ricerca valutativa affidata a CEVAS sugli impatti dell’attività di Servizio Civile.
Il Servizio Civile volontario nasce per promuovere la solidarietà e la cooperazione e offre ai giovani la possibilità di dedicare 12 mesi della propria vita a se stessi e agli altri; formandosi, acquisendo conoscenze ed esperienze e maturando una propria coscienza civica. Per molti rappresenta un trampolino di lancio per l’ingresso nel mondo del lavoro.
Una parte dei volontari del Servizio Civile è, infatti, finanziata dal programma Garanzia Giovani cofinanziato dalla Commissione Europea per favorire l’occupazione giovanile. Sei un ex-volontario e vorresti fare il questionario?
Se non le è arrivato l’invito online e desidera compilare il Questionario richieda l’accesso a serviziocivile@confcooperative.it
Vuoi sapere chi sta rispondendo?
Il grafico del 21 settembre 2016 illustra i primi dati sulla provenienza regionale dei n. 414 rispondenti mentre l’indagine è aperta.
Se vuoi partecipare anche tu scrivici…ti manderemo un link per accedere al questionario!
Trasferimenti monetari condizionali (CCT): A Realist Review, Nov 2015
9 febbraio 2016
L’uso delle condizionalità nei trasferimenti monetari condizionali: sintesi delle evidenze nei Paesi dell’area OCSE.
Articolo
Leone, L. Le condizionalità nelle politiche di welfare: quando e come utilizzarle. Welfare Oggi n.2 2016, Maggioli ed. Rimini. (Download pdf)
Report integrale
Leone L. (a cura di), Trasferimenti monetari condizionali per il contrasto della povertà infantile e l’inclusione sociale: una review realista sui Paesi dell’area OCSE.Novembre 2015 (Download pdf)
Con contributi di:
Silvia Ciampi, Matteo D’Emilione, Francesco Mazzeo Rinaldi, Francesca Raspanti, Laura Stopponi, Gabriele Tomei, Matteo Villa
SINTESI REALISTA PER LE POLITICHE DI INCLUSIONE SOCIALE – è on line il rapporto definitivo dello studio inter-istituzionale promosso dal NUVAP Nucleo di valutazione Dipartimento Politiche di Coesione PCM nell’ambito del Sistema Nazionale di Valutazione (SNV).
La review si è concentrata sulle evidenze di efficacia della condizionalità applicata a misure di Trasferimento Monetario Condizionale nei principali programmi dell’area OCSE. Si è voluto comprendere se i requisiti comportamentali richiesti ai percettori di integrazione al reddito, sussidi di disoccupazione e misure di reddito minimo garantito nei paesi dell’Unione Europea, in Canada e negli Stati Uniti, politiche attive in Europa, siano efficaci e quali siano le ricadute sui figli minori. Il rapporto è scaricabile dal sito del Formez e anche dal nostro.
Promozione della salute e sua valutazione
11 gennaio 2012
Il contributo degli approcci theory based alla valutazione dei programmi di promozione della salute
L’Agenzia Regionale Sanitaria dell’Emilia Romagna il 1 Marzo 2011 organizza il 2° incontro del ciclo Libri e altri sguardi dal titolo “Politiche di promozione della salute basate sulle evidenze e programmi sociali complessi: il contributo degli approcci di valutazione theory-oriented” (Scarica Programma pdf)
- Relatore: Liliana Leone (CEVAS) (Scarica Slides)
Piani di prevenzione regionali, strategie integrate e loro valutazione II° Forum sulla non Autosufficienza
Bologna 3-4 novembre 2010
Autonomia, partecipazione e uguaglianza d’opportunità, 3 Nov 2010 (Programma Plenaria)
Workshop: Piani di prevenzione regionali per la salute degli anziani pratiche innovative di integrazione di servizi e politiche ( Programma pdf)
Leone Liliana, Promozione della salute e strategie integrate. Come e cosa valutare delle politiche d’integrazione: determinanti di salute, prevenzione, riduzione dei costi sociali, Relazione Plenaria -Bologna 4/11/2010 (Scarica )
Pesce Caterina, Invecchiare ‘bene’. Le attività motorie per la salute fisica e mentale a supporto della qualità della vita, Servizi Sociali Oggi. Maggioli editore 6/2010 (Scarica. pdf)
Leone Liliana, Coppola Liliana, Strategie di prevenzione integrata, politiche intersettoriali e anziani: sostenibilità finanziaria e innovazione dei modelli d’intervento, n.5, 11-20, 2010, SSO Maggioli Editore (Scarica .pdf)
Slide di Pesce C. (Università di Roma Foro Italico), Muoversi per invecchiare ‘bene’ :le attività motorie preventive, Relazione 3/11/2010, Forum Non Autosuffcienza Bologna. (Scarica .pdf)
Sito ERMES – Regione Emilia Romagna: Anziani. La non autosufficienza si può prevenire: ecco come.
5/11/2010. Cambiare gli stili di vita permette di contrastare le forme di disabilità legate all’età. Le proposte del Forum sulla non autosufficienza di Bologna. “Corretta alimentazione, lotta a fumo e alcol, abitudine all’attività motoria: sono queste le parole d’ordine per prevenire malattie e disabilità tra gli anziani. Dal Forum per la non autosufficienza che si è svolto ieri a Bologna arrivano un invito all’attenzione verso stili di vita corretti e una rassegna delle buone pratiche avviate a livello locale. Tra queste ultime anche il Piano di prevenzione della Regione Emilia-Romagna, che la ricercatrice dello Studio Cevas di Roma Liliana Leone definisce “uno dei più avanzati in Europa” per il contrasto delle malattie croniche. Le politiche legate alla prevenzione e ai corretti stili di vita “sono le più sostenibili in termini di spesa – spiega la ricercatrice – e vanno svolte su tutte le fasce d’età, anche su chi è già anziano, perché funzionano anche a breve termine”. (>>Continua)
Progetto Palestra Sicura – Capofila della sperimentazione Regione Emilia Romagna
Novembre 2010- Giugno 2011
Il progetto Palestre Sicure ha un modo innovativo di intendere la prevenzione: coinvolge gestori di palestre e centri fitness, ASL, Comuni, Regioni e Istituto Superiore di Sanità, Commissione Nazionale Andi Doping. E’ compreso nel Piano nazionale d’azione 2008 contro le dipendenze, e nasce dall’esigenza di prevenire e contrastare tra i frequentatori delle palestre e dei centri di fitness l’utilizzazione e la diffusione delle sostanze dopanti, promuovendo un modello di buona gestione complessiva mirato al miglioramento dello stato di salute e di benessere degli utenti. Responsabile scientifico del progetto è Alessandro Donati. Cevas sta curandone la valutazione. Per saperne di più vedi il progetto, le Slide con i risultati della prima valutazione e il video.
La Commissione Nazionale per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive, in collaborazione con l’ISS Istituto Superiore di Sanità, cura la Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione della legge n. 376/2000 riguardante le politiche antidoping Anno 2008. – 9 febbraio 2010
The EU and the fight against doping Background Paper. EU Conference on Anti-Doping AthEns, 13–15 May 2009 (Scarica .PDF) L’atto più importante riguardo le politiche Antidoping a livello europeo è rappresentato dal Libro Bianco sullo Sport della Commissione Europea (COM (2007) 391) che alla sezione 2.2 tratta i temi della lotta al doping.
Esperienze di valutazione: Programmi e politiche per la pomozione della saluta e la riduzione delle diseguaglianze di salute in UnioneEuropea
- Mackenbach, J.P. Stronks, K. (2002), A strategy for tackling health inequalities in the Netherlands, January 2002, BMJ British Medical Journal (Scarica .pdf)
- Whitehead M, Burström B, Dahl E, et al (2009), Helping chronically ill or disabled people into work: what can we learn from international comparative analyses? Final report to the Public Health Research Programme Department of Health: London. (Scarica .pdf)
- Popay J (Ed) (2006), Moving beyond effectiveness: Methodological issues in the synthesis of diverse sources of evidence. NICE, London. (Scarica .pdf)
- Popay J, Attree P, Hornby D, Milton B, Whitehead M et al et al (2007), Social detreminants effectiveness review. Community engagement in initiatives addressing the wider social determinants of health. A rapid review of evidence on impact, experience and process. Universities of Lancaster, Liverpool and Central Lancashire (Scarica .pdf)
Cosa sono le determinanti sociali e le disuguaglianze di salute
- Disuguaglianze di salute e determinanti socio-economiche nell’Unione Europea: Come promuovere una maggiore uguaglianza tra gruppi con differenti condizioni socio-economiche. I risultati del progetto DETERMINE- versione italiana (Scarica .pdf)
- Un sommario del famoso rapporto di Sir M.Marmot (che ha diretto la commissione sui determinati sociali di salute del WHO) sulle disuaglianze di salute in Inghilterra. Fair Society,Healthy Lives, Strategic review of health inequalities in england post-2010. Edito da: The marmot review, Febbraio 2010 (Scarica pdf)
- I determinanti sociali di salute. Diseguaglianze nella salute- Lezione 5-2010 di Maciocco et al. (Slide)
- Intervista con Sir Michael Marmott (Video) Il 28 agosto 2008 la “Commissione sui Determinanti Sociali della Salute” ha presentato al Direttore Generale dell’OMS i risultati del proprio lavoro contenuti nel rapporto “Ridurre il divario in una generazione: equità nella salute attraverso azioni sui Determinanti Sociali della Salute”
Per approfondimenti sulle recensioni sistematiche theory driven nella promozione della salute vedere sezione del sito CEVAS
FTP Forme in Trasformazione della Partecipazione giovanile
16 novembre 2011